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Acquacoltura Biologica

Organic Farming SCOF Principi del biologico

Abstract

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La preparazione e poi la diffusione di questo Dossier, con più di sei mesi di anticipo sulla fatidica data del primo Luglio, quando il Reg. CE n.710/2009 diventerà ufficialmente applicabile nei Paesi dell’Unione Europea, nasce dal forte impegno che ha caratterizzato l’attività del Gruppo IFOAM UE sul tema dell’acquacoltura biologica. La redazione del Dossier, oltre che ad un dovere di diffusione delle informazioni sulla nuova regolamentazione europea, risponde anche all’esigenza di avviare, per tempo, una riflessione critica sul complesso delle norme approvate e sull’impatto che avranno sullo sviluppo del settore. Posso dire che non è stato facile condurre in porto questa riflessione. E, d’altra parte, non è stato un compito facile arrivare alla definizione del nuovo Regolamento Europeo. Oltre ad un complesso negoziato tra i vari portatori d’interesse, il nuovo regolamento ha dovuto superare le insidie di una lunga e faticosa discussione interna allo SCOF (Standing Committee of Organic Farming), dove si è reso necessario portare ad una sintesi positiva gli orientamenti dei diversi Stati Membri. Aver previsto, fra le norme del regolamento, la possibilità di una sua prima revisione nel Luglio 2013, non è solo il segno di quanto sia stato complesso e faticoso raggiungere un accordo ma, anche, come ha giustamente sottolineato Christopher Stopes, “… un incoraggiamento per un’accettazione pro-attiva e per il rafforzamento della legislazione”. Mi sembra anche giusto ricordare il ruolo di grande impegno che il nostro Ministero delle Politiche, Agricole, Alimentari e Forestali ha svolto, nell’ambito dello SCOF, durante la discussione sulla nuova regolamentazione. Una presenza istituzionale che ha garantito, in più occasioni, il prevalere di posizioni di equilibrio fra i Principi del biologico, ragioni tecniche e giuste aspettative socio-economiche.